La concimazione di fondo: il segreto per un orto fertile

La concimazione di fondo è il segreto per avere un orto sempre fertile, buone rese e ortaggi di qualità: il desiderio di qualsiasi persona che coltiva.
Quando e perché realizzare la concimazione di fondo
La concimazione di fondo si realizza in autunno nel caso di appezzamenti vuoti, altrimenti all’inizio della primavera, prima dell’avvio di tutte le nuove coltivazioni.
Con questa pratica si forniscono alle piante gli elementi chimici che richiedono per svilupparsi: azoto, fosforo e potassio, cioè i macroelementi, quelli assorbiti in maggiori quantità; calcio, zolfo e magnesio definiti macroelementi secondari, richiesti in dosi inferiori rispetto ai primi; e i microelementi ferro, zinco, rame, cobalto, manganese, molibdeno, boro, che le pianta assorbono in quantità molto ridotte ma che sono comunque importanti.
Nella concimazione di fondo gioca un ruolo basilare la sostanza organica del suolo, quale premessa indispensabile alla salute della terra e degli organismi che la popolano. Un terreno sano e fertile si lavora meglio e può dare vita a ortaggi rigogliosi e resistenti. Vediamo quindi come incrementarla.
Il compost
Il compost è un prodotto derivante dalla trasformazione degli scarti organici vegetali di casa, dell’orto e del giardino, e una volta distribuito nel suolo riveste l’importante funzione di ammendante, cioè di miglioratore delle caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche del terreno. La pratica del compostaggio è relativamente semplice, perché il lavoro di trasformazione degli scarti avviene ad opera di un insieme di microrganismi che se ne cibano. Noi dobbiamo solo assicurare loro le condizioni ottimali per il loro compito: aria, giusto grado di umidità, calore.
Quando è maturo, il compost deve essere prontamente distribuito al suolo perché non se ne perda il valore nutritivo. Il compost maturo apporta mediamente più azoto del letame bovino contiene anche gli altri elementi nutritivi. In genere però la produzione di compost che si realizza negli orti non è quasi mai sufficiente, quindi si deve integrare con altri fertilizzanti, come il letame maturo, se disponibile, altrimenti dello stallatico sfuso che si può acquistare in sacchi.
Per la movimentazione di grandi quantità di compost o letame può venire in aiuto la motocarriola BRT 1750 D che ha una portata di 550 kg.
Il compost o il letame devono essere sparsi su tutta la superficie e incorporati nei primi strati di terreno. Negli orti privati in genere si vanga o, meglio ancora, si usa la forca foraterra per non sovvertire la stratigrafia del terreno, ed è sul terreno lavorato che è buono spargere compost o letame, in modo che poi saranno la zappa e il rastrello a mescolarli omogeneamente. Nel caso di superfici estese conviene munirsi di attrezzi meccanici, come i motocoltivatori 350, 400, 401 S a seconda delle superfici e delle esigenze.
Una dose ragionevole di compost o letame maturi si aggira sui 2-3 kg al metro quadrato.
Concimi organici e minerali in commercio
Non è sempre possibile ottenere tanto compost e neanche letame, così che nella gran parte dei casi si acquista del concime nei negozi di agraria. Dato che oggi di prodotti se ne trovano molti, per orientarsi nella scelta è consigliato leggere attentamente le informazioni riportate sui sacchi. Se vi trovate scritto “consentito in agricoltura biologica” sapete che si tratta di un prodotto organico o minerale di origine naturale. Si trovano ad esempio tanti tipi di stallatico, sfuso o pellettato, che vanno benissimo per gli orti. Ottimo l’humus di lombrico, cioè letame digerito dai lombrichi, che lo rendono ancora più ricco e benefico per la terra. Tra i concimi minerali si trovano le farine di roccia come basalto e zeolite, da spargere in piccole dosi sul suolo.
Sovesci nell’orto
La pratica del sovescio consiste nel coltivare delle essenze che saranno interrate per arricchire il suolo con le loro biomasse. Il sovescio viene anche chiamato concimazione verde, e concorre anche ad immagazzinare riserve idriche nel suolo. La semina dei miscugli di sovescio si realizza in autunno e poi ad inizio primavera si deve trinciare il tutto, lasciare appassire un paio di giorni e poi interrare. Bisogna evitare che le essenze completino la fioritura, in modo che la loro consistenza sia ancora erbacea e tenera. Negli orti piccoli si può anche tagliare col falcetto e interrare il tutto con la vanga, ma su superfici più ampie risulta molto utile un trinciatutto BTS 50 ad uso privato o un BTS 100 ad uno intensivo.
Inoculi di micorrize
Per micorrize si intende un insieme di funghi che instaurano una simbiosi con i vegetali, da cui ottengono gli zuccheri della fotosintesi offrendo in cambio notevoli vantaggi: stimolo allo sviluppo radicale, protezione da alcuni patogeni terricoli e una maggiore disponibilità di fosforo, spesso presente nel suolo in forma insolubile. In commercio si trovano prodotti contenenti inoculi, da mettere direttamente nelle buchette o lungo i solchi di semina, ma si trovano anche concimi arricchiti da questi preziosi microrganismi. Quindi a seconda del tipo di prodotto acquistato le dosi e le modalità di distribuzione possono variare.
La pacciamatura organica
Sebbene la pacciamatura rivesta il ruolo di ostacolo alla nascita delle erbe infestanti e non quello di concimazione, negli orti in cui la si pratica costantemente con paglia, fogliame e sfalci di erba, l’apporto di sostanza organica derivante dalla decomposizione di questi materiali può essere anche notevole.
In collaborazione con Orto da Coltivare - Articolo di Sara Petrucci, agronoma