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Biodiversità negli orti: 5 consigli su come incrementarla

La biodiversità, o diversità biologica, è la varietà di specie viventi presenti in uno spazio, ed è un fattore ecologico importante anche negli orti. Gli orti sono spazi semi-naturali: sono ricchi di vegetali, ma la composizione e il numero di piante li stabiliamo noi in base alle nostre esigenze.

Possiamo fare in modo che un orto diventi comunque una piccola oasi di biodiversità, nella quale si ricreino alcuni degli equilibri propri degli ecosistemi naturali: il terreno non si stanca grazie alle rotazioni, e gli insetti dannosi sono tenuti un po’ a bada da insetti o altri animali loro antagonisti. Grazie ad un buon equilibrio nell’orto potremmo ridurre la necessità di trattamenti per proteggere le piante.

Vediamo quindi 5 buone pratiche con cui incrementare la biodiversità negli orti.

1 - Attenzione ai trattamenti

La prima cosa da evitare, se si ha a cuore la biodiversità, sono i trattamenti con insetticidi “ad ampio spettro di azione”. Il termine tecnico si riferisce a quei prodotti non selettivi, quelli cioè che oltre a debellare l’insetto dannoso oggetto del trattamento, possono uccidere anche quelli “non bersaglio”, che di fatto sono innocui. Innanzitutto, è bene precisare che ormai per comprare la maggior parte dei prodotti insetticidi è necessario essere in possesso del Certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari, cioè il cosiddetto patentino, e di conseguenza molti di coloro che coltivano per passione e autoconsumo non lo detengono. Nei loro casi è sicuramente meglio optare per trattamenti preventivi ad effetto deterrente, come l’irrorazione di farine di roccia o di alghe, e gli estratti di ortica o peperoncino. Questi, non svolgendo un’azione insetticida, non arrecando danni ad api, bombi né a tutti gli altri organismi innocui.

2 - Consociazioni

Le consociazioni sono la vicinanza di colture diverse in modo tale che si generi un effetto sinergico. Sussistono infatti, per così dire, delle simpatie e delle antipatie anche tra piante, dovute agli odori e agli essudati emessi dalle loro radici. Pertanto, conviene sfruttare le migliori combinazioni per avere un orto rigoglioso e in salute e scartare le vicinanze non favorevoli. Ovviamente si consociano bene specie che si coltivano negli stessi periodi, come la carota e la cipolla, sempre presenti negli orti primaverili, il sedano o il basilico col pomodoro che vanno “a braccetto” per tutta l’estate, e spinaci e ravanelli per produzioni settembrine. Non sembrano invece andare d’accordo il finocchio e il pomodoro, il prezzemolo e la lattuga. Difficile invece consociare ortaggi che si espandono in ampiezza come meloni e angurie.

3 - Lasciare prati incolti, siepi e altri ripari

Attorno all’orto l’ideale sarebbe la presenza di un prato allo stato naturale, nel quale si assiste alla fioritura di tante specie spontanee. Questi fiori possono attirare tanti insetti utili e dare una mano all’orto in termini di impollinazione e protezione dagli insetti nocivi. Per poter gestire il prato è consigliato falciarlo a strisce alternate di 15 giorni. Utilissime in questo caso le falciatrici per uso privato (110 e 120 S).

Qualcosa in comune al mantenimento di spazi incolti viene dalla “falsa semina”, una tecnica che consiste nel preparare accuratamente il terreno, ma attendere del tempo prima di seminare. Durante questo tempo il terreno si popola di moltissime erbe spontanee che di fatto avrebbero infestato la coltura se fosse stata subito seminata. Una volta ricoperto il terreno da tutte queste erbe, lo si deve lavorare di nuovo, per esempio con un motocoltivatore per hobbisti (350, 400, 401S). La semina o il trapianto della coltura possono avvenire subito dopo, avendo in questo modo ripulito il suolo da buona parte dei semi delle infestanti.

In assenza di prati, si può almeno puntare su qualche piccolo arbusto o siepe, utili ripari per uccelli insettivori e per i ricci, animali graziosi che si cibano di lumache.

4 - Inserire piante aromatiche

Le piante aromatiche sono un mondo estremamente affascinante e vasto: si possono coltivare per molteplici scopi e, avendone il tempo e acquisite le dovute competenze, si possono ottenere tanti prodotti ad uso erboristico, cosmetico e tintoreo oltre che prettamente alimentare. La buona notizia in più è che le erbe aromatiche aiutano gli ortaggi, proteggendoli da alcuni insetti dannosi. Per esempio, la santoreggia contribuisce a tenere a freno gli attacchi di afidi, i pidocchi delle piante.

5 - Cura dei microgranismi del suolo

La biodiversità non riguarda solo ciò che appare dalla superficie del suolo, ma anche al suo interno: il terreno è un ecosistema ricco di vita, con tantissimi microrganismi di diverso ordine e natura. Un suolo vivo è un suolo in salute che supporta la crescita degli ortaggi. Allo scopo bisogna puntare ad aumentare sempre la sostanza organica mediante compost, letame e sovesci, e ogni tanto distribuire dei prodotti contenenti micorrize e Trichoderma, funghi antagonisti dei funghi patogeni, cioè quelli che causano malattie alle piante.

In collaborazione con Orto da Coltivare - Articolo di Sara Petrucci, agronoma

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