Progettare l’orto: 5 consigli per la pianificazione di tutto l’anno

Il successo della coltivazione di un orto dipende, tra le altre cose, da una buona organizzazione. L’orto richiede un po’ di impegno e costanza, su questo non ci sono dubbi, ma anche la pianificazione anticipata dei lavori è un requisito importante per far fruttare lo spazio in modo efficace. Non è un invito a sfruttare la terra, di cui anzi dovremmo avere a cuore salute e fertilità, ma il consiglio di ottimizzare le superfici programmando a puntino le coltivazioni che si susseguiranno durante le diverse stagione.
Vediamo quindi cinque suggerimenti per una buona pianificazione dell’orto.
1. Disegnare uno schema grafico dell'orto
La realizzazione di uno schema dell’orto su un foglio si rivela di grande utilità: anche se abbiamo già in testa spazi e dimensioni, metterli su carta ci facilita molto la loro composizione per tutto l’anno.
Non occorre essere dei geometri: basta un foglio quadrettato e una squadra, o anche solo un righello: l’importante è riportare su carta le dimensioni in scala, ad esempio considerando 2 quadretti, o un centimetro se il foglio è bianco, per indicare un metro di lunghezza. Cerchiamo quindi di mantenere le proporzioni e disegnare così il perimetro dell’orto e suddividerlo nei diversi spazi di coltivazione.
Dopodiché sarà molto utile attribuire a ciascuna aiuola un nome, una lettera o un nome, l’importante è avere un riferimento.
Ogni aiuola così ben misurata, definita e delimitata potrà essere oggetto di un programma di rotazioni che interessi tutte le stagioni.
2. Consultare calendario di semina, trapianto e raccolta degli ortaggi
Per impostare al meglio un programma dell’orto per tutti i mesi dell’anno, è di fondamentale importanza sapere quando gli ortaggi si seminano e si raccolgono. Non occorre sapere tutto a memoria fin da subito, ma almeno è importante disporre di qualche tabella da consultare. Vedremo che su certe specie non è tanto possibile sgarrare, come con le patate, mentre altre specie si possono trapiantare o seminare con molta elasticità: lattughe, zucchine e cavolo cappuccio tra questi.
I calendari di semina e di raccolta ci aiutano tantissimo a realizzare gli incastri nel tempo: se so che il pisello occupa un’aiuola da ottobre a maggio, posso programmare di piantare ad esempio le zucchine o i peperoni subito dopo questo.
Quando si tratta di calendari di semina e trapianto entra anche in gioco il ruolo della luna: è utile tenere conto delle fasi lunari per ottenere i migliori risultati, quindi possiamo fin da subito prevedere anche le settimane in cui realizzare certe operazioni, oppure impostate intanto un programma di massima, da affinare successivamente procurandoci un lunario.
3. Scelta delle preferenze
Questo aspetto potrà risultare ovvio, ma non sempre lo è: in base agli effettivi consumi di ortaggi è utile rivalutare la composizione dell’orto in termini di quantità delle singole specie. Magari nella scorsa stagione credevamo di avere il tempo di preparare tante salse di pomodoro, poi non ce l’abbiamo fatta e non prevediamo che la nostra condizione migliori in tal senso. Oppure adoriamo i fagiolini ma poi siamo sempre di fretta per pulirli. Insomma, se il tempo per cucinare scarseggia, possiamo valutare se introdurre più prodotti a “consumo facile” come fragole e meloni. Se invece disponiamo di tempo e cucinare ci appassiona, è logico che potremo sbizzarrirci anche nelle specie da condimento: cipolle, sedano, carote, e tante verdure che si trasformano in sottaceti e sottoli, oltre che salse. Ovviamente questa possibilità è legata anche alla superficie effettiva dell’orto.
4. Impostare le rotazioni aiuola per aiuola
Una volta fatte le dovute valutazioni, arriva il momento clou di definire un piano di rotazioni aiuola per aiuola. I criteri di cui tenere conto sono vari:
- Tipi di ortaggi come sviluppo: da radici, da foglie, da frutti, da fiore. L’ideale è alternarli
- Famiglie botaniche di appartenenza: pomodoro, patata, melanzana e peperone sono tutte solanacee, mentre aglio, porro e cipolla sono liliacee, fagiolo, fava e fagiolino sono leguminose: il concetto è quello di alternare famiglie botaniche diverse sulle stesse aiuole, per ridurre l’incidenza di malattie e parassiti specifici di tutta la famiglia.
- Ortaggi forti consumatori, medi e deboli: alcuni ortaggi richiedono molto nutrimento, come i cavoli e la melanzana, altri si accontentano della fertilità lasciata da questi, quindi possiamo metterli in successione ai primi.
A questo punto facciamo più copie del nostro schema grafico e scriviamo dentro, aiuola per aiuola, gli ortaggi che intendiamo coltivarci indicando mese di semina e mese di raccolto finale.
5. Non farsi scoraggiare da eventuali insuccessi passati
Infine, proviamo ad andare oltre alcune idee che ci siamo fatti, del tipo “su questo terreno i peperoni non possono venire, ormai l’ho visto”. Non diamolo per scontato ma piuttosto proviamo a capire che cosa aveva causato un insuccesso e se si potesse correggere il tiro. Magari basta una piccola accortezza per fare la differenza. Il caso classico di insuccesso, ad esempio, è il mancato diradamento di un ortaggio che lo richiede espressamente, come la carota o la rapa. Oppure un ortaggio avrebbe richiesto più nutrimento o più acqua di irrigazione. Conviene dunque prendere qualche informazione aggiuntiva e riprovarci.
In collaborazione con Orto da Coltivare - Articolo di Sara Petrucci, agronoma



