La trinciatrice

La soluzione per mantenere pulito il tuo terreno

Ispirazioni / Consigli sempreverdi

06/08/2020

Tempo di lettura stimato circa 4 minuti

La pulizia di un terreno è un’operazione che il contadino conosce molto bene. Un terreno pulito è facile da lavorare, più ordinato e soprattutto più sicuro.
Per le piccole aree verdi la macchina migliore per bonificare o fare manutenzione è il decespugliatore; tuttavia quando ci si trova a lavorare in terreni particolarmente grandi o sporchi può risultare molto faticoso usarlo. Per questo ci sono degli attrezzi specifici volti a facilitare il lavoro: le trinciatrici.  

La trinciatrice, o trinciaerba, o trinciasarmenti, o trinciastocchi, in base a che cosa effettivamente si va a tagliare, è uno strumento che lavora tramite un rullo con dei coltelli basculanti che tagliano e sminuzzano l’erba, i piccoli arbusti, i rami caduti, i rovi, lasciando così il terreno pulito. Si tratta di una macchina pensata per l’agricoltura e non per il giardinaggio: infatti, la sua capacità di sminuzzare va a discapito della precisione del taglio, che risulta essere più approssimativo, rispetto a quello del decespugliatore. 

Le tipologie di trinciaerba

Sul mercato è presente in due tipologie: può essere indipendente (semovente) o può essere un attrezzo che si attacca al motocoltivatore. La trinciatrice semovente, dotata di un motore proprio, si adatta maggiormente a lavorare bene nei terreni dissestati, molto in pendenza o con numerosi avvallamenti; infatti in queste condizioni il motocoltivatore con la trinciatrice annessa procederebbe con molto lentezza e difficoltà. Quest’ultimo è invece l’ideale nei terreni in piano. Bisogna però tenere presente che l’attrezzo trinciatrice richiede un certo sforzo al motocoltivatore, in particolare alla frizione, per cui è bene non solo che il motocoltivatore abbia una frizione robusta, ma anche che la trinciatrice sia di dimensioni adeguate rispetto al motocoltivatore.
 

Gli aspetti positivi

Il grande pregio della trinciatrice è quello di tagliare, pestare e sfibrare ramaglie o erba alta; questo permette di avviare un processo di decomposizione e arricchimento del terreno che il decespugliatore non riesce a fare. Il decespugliatore, infatti, con la classica testina con filo effettua un taglio e crea uno strato simile alla pacciamatura, che va a soffocare tutto quello che il terreno può donarci. Nel caso di un vigneto, al posto di tagliare l’erba e togliere sostanza organica stoccandola in un contenitore o lasciandola al suolo, è meglio sfibrarla con la trincia. Al suolo i vegetali verranno trasformati molto più velocemente in sostanza organica. 

Modelli come il Bertolini 413 S sono macchinari pensati a usi professionali e intensivi, progettati per lavorare in aree verdi di qualsiasi tipo.
In conclusione, la trinciatrice è un attrezzo agricolo utile quando bisogna lavorare su terreni particolarmente grandi e incolti.
 

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